Un pò di Santa Rita ...
Santa avvocata dei casi impossibili
Santa Rita è una delle Sante più amate ed è oggetto di una straordinaria devozione popolare perché è molto amata dal popolo che la sente molto vicina per la "normalità" dell'esistenza quotidiana da Lei vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova e infine come monaca agostiniana.
A Santa Rita la vita non le risparmiò nulla:
Giovanissima fu data in sposa ad un uomo iroso e brutale col quale ebbe due figli, tuttavia con il suo tenero amore e passione riuscì a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.
Il marito fu assassinato e nel giro di poco tempo anche i figli lo seguirono nella tomba.
Ella però non si abbandonò al dolore, alla disperazione, al rancore o al desiderio della vendetta, anzi riuscì in modo eroico a sublimare il suo dolore attraverso il perdono degli assassini del marito. Si adoperò instancabilmente per riappacificare la famiglia del marito con gli assassini, interrompendo cosi la spirale di odio che si era creata.
Entrò in convento e lì visse gli ultimi 40 anni di vita in assidua contemplazione, penitenza e preghiera, completamente dedita al Signore.
Santa Rita, 15 anni prima di morire, ricevette la singolare "spina" di quella piaga che le si stampò dolorosa sulla fronte, che incessantemente le procurò i terribili dolori e le sofferenze inaudite della coronazione di spine.
I suoi luoghi
L'orto del Miracolo
Il 30 ottobre 1526 la Commissione per la Causa di beatificazione si recò presso l’orticello che si dice appartenne a Rita e vi trovò l’albero di fico. L’effettiva presenza di quell’albero, quello che la tradizione asserisce essere lo stesso del miracolo dei fichi invernali, fu comprovata dai giudici dinanzi a testimoni.
L’Orto del miracolo è situato in un fazzoletto di terra fertile e scosceso, denso di cespi di rose. All’interno, un bronzo dello scultore romano Rodolfo Maleci (1941) rappresenta la Santa gravemente malata con la cugina china su di lei che ascolta dalla sua flebile voce l’ultimo desiderio: «Portami una rosa e due fichi dal mio orticello di Roccaporena»! La parente sorrise a simile richiesta: nel mese di gennaio, infatti, non è possibile trovare a Roccaporena una rosa fiorita e dei fichi. Ma, recatasi nell’Orto, la cugina trovò veramente quanto Rita desiderava. Una scritta del 1600 ricorda l’avvenimento.
Lo Scoglio della preghiera
Lo Scoglio di Roccaporena è alto 827 metri; sulla cima, un tempo sorgeva la “Rocca del Barone”, forse una torre di guardia tardo-romana, distrutta durante le invasioni barbariche del VI secolo.
La memoria di Rita è profondamente legata a questo luogo; in esso la voce popolare ha come materializzato il messaggio della Santa, la ragione profonda del suo agire: la preghiera. Lo Scoglio è il “segreto” di Rita: una vita come tutte eppure capace di elevarsi, un’esistenza segnata dalla durezza eppure in grado di sbocciare come rosa profumata e di produrre frutti dolcissimi. Rita è stata una donna di preghiera, che nella relazione con Dio ha trovato la forza di trasfigurare la realtà senza fuggirla e di viverla intensamente con sapienza e amore. Oggi lo Scoglio è il simbolo della spiritualità ritiana di Roccaporena. La chiesetta sulla cima risale al 1919; venne restaurata nel 1941 e nel 1979 fu ricostruita integralmente a seguito del violento terremoto di quell’anno.
La Basilica di Santa Rita - Cascia
Un luogo che sprigiona luce. Quando entri sarai circondato ed avvolto in un manto blu cielo che ti rapirà lo sguardo. Una chiesa così colorata e al tempo stesso mistica. Un luogo di culto ma anche di arte. La cappella di Santa Rita si trova dietro una grande grata in ferro e lì, all’interno dell’urna, c’è il suo corpo.
Monastero di Santa Rita - Cascia
Questo luogo non è sempre aperto ma ti consiglio di aspettare l’orario indicato per fare la visita guidata di gruppo. Ne vale davvero la pena! Il monastero di clausura dove Santa Rita visse per quaranta anni. Luogo anche della sua morte. Qui potrai ammirare il caratteristico chiostro con il pozzo dove la santa prendeva l’acqua per i lavori domestici; l’oratorio del crocifisso dove Rita ricevette la spina; il meraviglioso roseto; la cella; la fede nuziale formata da due mani che si stringono in segno di fedeltà e poi ancora il Rosario. Pace, tranquillità e serenità ti accompagneranno durante questo percorso.
A Cascia il 21 e il 22 maggio di ogni anno si svolgono le feste in onore di Santa Rita. Ma ogni momento dell’anno è indicato per visitare questo borgo ed i suoi dintorni.
Quindi concediti presto una pausa…un pò di meditazione, in questi luoghi, fa bene allo spirito e alla mente!